Cuore di tenebra

heartLa notizia del cuore che si uccise due volte colpisce più per la sua carica simbolica che per la vicenda umana dei suoi protagonisti. In breve i fatti: Terry Cottle muore suicida nel 1996 lasciando vedova la giovane moglie Cheryl la quale acconsente a donare il cuore del marito a Sonny Graham in attesa di trapianto. Fra Sonny e Cheryl nasce una corrispondenza epistolare che si trasforma in pochi anni in una relazione che sfocia, nel 2004, in un secondo matrimonio. Sonny porta all’altare Cheryl e le (ri)consegna il cuore ... che fu di Terry.

Qualche settimana fa, in un epilogo da pura tragedia greca, Sonny si spara un colpo di pistola alla gola e muore nella stessa maniera e nello stesso luogo di Terry rendendo vedova Cheryl per la seconda volta dello stesso … cuore.

Il nucleo mediatico di questa curiosa vicenda di amore e morte sta tutto nell’organo che, nell’immaginario di sempre, incarna l’attrazione sentimentale. Solo un trapianto di cornee (luce dei miei occhi) avrebbe forse potuto suscitare un’empatia paragonabile mentre reni, midollo e fegato (per non parlare degli arti) avrebbero relegato la notizia agli almanacchi delle curiosità probabilistiche. Il trapianto del viso, per il momento, è ancora in fase sperimentale ed il suo risultato estetico ancora incerto; ma a venire, chissà, il transfert sentimentale potrebbe applicarsi anche sul volto dell’amato “che fu”, innestato sulle carni di un altro.

Ampi e suggestivi orizzonti relazionali si aprono attorno al trasferimento di cervello (non riesco a togliermelo/a dalla testa) anche se lo spostamento del baricentro verso il polo razionale dell’equilibrio sentimentale potrebbe far storcere il naso ai puristi dell’amore viscerale, quello che non conosce ragione.

E’ il gesto estremo del doppio suicido, peraltro, a strappare la storia dalle cronache locali scaraventandola fra i fatti che inducono almeno un barlume di suggestione demoniaca.

Come se il cuore di Terry/Sonny (e Cheryl), protagonista di amore e morte in questo triangolo di passione tragica, avesse costretto il destino dei tre ad una beffarda danza macabra intorno a sè.

Ma...

...non è che lei era una vera spaccacoglioni?
...
...
Sì, lo so, sono troppo rude, soprattutto dopo le tue riflessioni, ma che ci vuoi fare?
O forse sono stati inghiottiti entrambi dalle piccole cose (per citare un altro post) della vita (aggiungo io).

Ciao
Tina